Centomila tonnellate di rifiuti da riciclare a Rivalta Scrivia. È l’obiettivo del gruppo genovese Benfante, che si amplia in provincia con un nuovo impianto «di ultima generazione che consente un recupero più elevato, oltre che più semplice, veloce ed economico, delle diverse frazioni secche riciclabili, permettendo così la massima valorizzazione sia delle raccolte differenziate urbane che dei rifiuti speciali recuperabili delle imprese». Fin qui il comunicato dell’azienda che annuncia per il 31 maggio 2018 l’inaugurazione della Recycling Factory in grado di trattare carta/cartone, plastica, cartoni per bevande, metalli, legno e rifiuti speciali secchi non pericolosi.
Prevista anche una tavola rotonda «L’economia circolare» con il presidente di Confindustria di Genova, ma anche il direttore generale di Legambiente, oltre a esperti e manager. L’impianto è situato nell’area dell’Interporto di Rivalta, è autorizzato per trattare fino a 100 mila tonnellate di rifiuti all’anno e occupa 14 mila mq di cui 6500 coperti. Affianca quello attiguo di 26 mila mq già in uso, specializzato nel recupero di carta e cartone. Il ciclo di lavorazione è interamente controllato da sensori e automatismi che riducono al minimo l’intervento umano, concentrandolo invece nel controllo di qualità.
Il gruppo Benfante ha un fatturato di quasi 70 milioni con stabilimenti Liguria, Piemonte, Veneto e Toscana. La sua presenza in provincia si è rafforzata l’anno scorso grazie all’accordo con Amag Ambiente che gli conferisce plastica e carta. Sono materiali che prima erano trattati da Aral e in effetti la concorrenza fra le due realtà potrebbe aver qualche ripercussione. Aral, anch’essa controllata dal Comune di Alessandria in Piemonte, da tempo è in predicato per passare nella Grande Amag. Il suo valore - stimato di recente in poco più di 6 milioni - si basa anche su un piano pluriennale di smaltimento rifiuti che considera fra i suoi cardini il riciclaggio di alcune frazioni di rifiuti. Un business appetibile, come dimostra Benfante, non a caso l’azienda, con i conti in ordine ma alquanto indebitata, è alla ricerca di un socio che le consenta di attuare gli investimenti previsti.
Insomma grandi novità in Liguria che porteranno sicuramente grandi benefici anche alle regioni circostanti soprattutto con la creazione di impianti di riciclaggio sempre più tecnologici e meno costosi per i cittadini.