Oramai iniziata la lavorazione per il consolidamento e la messa in sicurezza statica per lo svuotamento del bacino di carenaggio da 150.000 tpl del Porto di Palermo, è stata prevista l’asportazione mediante dragaggio dei sedimenti che negli anni si sono accumulati all’interno del bacino stesso e che potrebbero causare danni all’ambiente, non solo, per l’appunto i sedimenti sono risultati contaminati dai test delle associazioni ambientaliste.
Essi verranno trattati mediante “sediment washing”, in un impianto di ultima generazione per quanto riguarda riciclaggio. Il trattamento delle diverse frazioni del sedimento permette il loro riutilizzo, come ad esempio le sabbie che verranno riutilizzate come aggregato riciclato marcato CE. Le altre frazioni solide in uscita dall’impianto sono allontanate come rifiuti che seguiranno un percorso differente verso lo smaltimento totale mentre le acque in esubero sono trattate in un impianto di finissaggio e scaricate.
Questo dragaggio comporta il trattamento di circa 76.000 m³ di sedimenti per un totale di circa 117.000 tonnellate. A giugno 2017 sono state dragate circa 11.000 tonnellate di sedimenti, ma l’obiettivo del processo di “sediment washing” è il recupero di materia e la conseguente riduzione di rifiuti da smaltire così da ridurre costi sia dello smaltimento che del trasporto verso altri centri italiani. Dato che, se correttamente applicata, tale tecnologia riduce sempre la quantità di rifiuti da avviare a smaltimento o recupero in impianti esterni, essa può ritenersi sostenibile sia per l’ambiente sia per l’economia e coerenti con le leggi italiane riguardanti lo smaltimento di rifiuti.
L’impianto che troviamo a Palermo è un assemblaggio di cinque strutture tecnologicamente uniche e all’avanguardia che hanno lo scopo di coprire l’intero processo di gestione dei rifiuti da trattare senza mandarlo in impianti esterni e cercare di eseguire il tutto o quanto meno il massimo sul posto. L’impianto è costituito:
Sezione A: Alimentazione
Sezione B: Separazione granulometrica
Sezione C: Trattamento chimico fisico della torbida di processo
Sezione D: Addensamento frazione fine mediante filtropressa
Sezione E: Filtrazione e finissaggio acque
Si prevede che la conclusione della campagna di trattamento sedimenti e il loro riciclaggio e smaltimento per ottobre 2017. L’applicazione di questa tecnologia e la esperienza maturata nella gestione di questi tipi di impianti amplia il ventaglio delle prestazioni che le tecnologie italiane possono offrire per la salvaguardia dell’ambiente e la riduzione del consumo delle risorse naturali.